La firma sul protocollo d’intesa con la TeAm e la Contestabile Ambiente dà il via al progetto che potrebbe essere esteso anche ad altre aree verdi
TERAMO – La creazione di orti botanici didattici, in cui riutilizzare come concime il compost di qualità prodotto dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti organici cittadini: è l’obiettivo che il Comune di Teramo sta perseguendo a cominciare dall’accordo per la partenza del progetto sperimentale ispirato ai criteri dell’economia circolare, con l’Istituto comprensivo Teramo 2 Savini, San Giorgio, San Giuseppe e con la Contestabile Ambiente Srl.
I primi orti botanici didattici saranno allestiti nei plessi di appartenenza dell’Istituto diretto da Adriana Sigismondi: Piano della Lenta, Materna di via Diaz, San Giorgio ed ex Molinari in Piazza Aldo Moro. Successivamente, su questa esperienza, altri orti potrebbero nascere nelle aree verdi urbane.
Proprio questa mattina è stato siglato il Protocollo d’intesa denominato ‘Energia alla terra‘, che si inquadra nelle attività didattiche dell’Istituto Comprensivo “XGreen: coltiva… menti”. Scarti e avanzi di cucina, bucce e resti di frutta, scarti di verdura, gusci di uova e frutta secca, avanzi di carne e ossa, avanzi di pesce, filtri di tè, camomilla, tisane e fondi di caffè; piccole quantità di fiori recisi, carta e tovaglioli sporchi di alimenti, costituiscono i rifiuti organici che producono le famiglie, i ristoranti, i rivenditori e che comunemente chiamiamo anche ‘umido’ e/o ‘Forsu’, una frazione che costituisce circa il 40% dei rifiuti prodotti ogni anno nelle città italiane, che che possono in seguito essere anche valorizzati in un fertilizzante naturale ‘compost di qualità’ e/o trasformati in biocarburanti.
“Le nostre attività di raccolta e recupero dei rifiuti urbani devono essere sempre più efficienti e rispondere a criteri di economia circolare, diventando nuovi materiali e risorse energetiche per la comunità – ha dichiarato Sergio Saccomandi, Presidente del CdA della TeAm – in questo modo saremo in grado di raggiungere economie di gestione che sono determinanti nell’attuale contesto socio economico”.
“L’Accordo volontario che oggi abbiamo sottoscritto vuole essere un primo strumento concreto di attuazione di un progetto più ampio su cui stiamo lavorando con impegno per realizzare una ‘Città Circolare‘, un modello di città più ecologico e sostenibile, in linea con il ‘Green Deal europeo’ e la transizione ecologica – ha dichiarato Martina Maranella, assessore all’Ambiente – che vuol dire per Teramo un incremento della resilienza del sistema urbano attuale, una migliore qualità della vita e uno stimolo per la sua crescita economica. Il mondo della scuola é un motore determinante di questo progetto”. Vi é anche in programma la distribuzione di compost nel Centro di Raccolta di Carapollo.
“Il Protocollo d’intesa – ha dichiarato la preside di Teramo 2, Adriana Sigismondi – vuole essere un’azione di collaborazione con il territorio su una tematica di interesse collettivo nonché una risposta autentica all’educazione allo sviluppo sostenibile, quale asse portante della disciplina di educazione civica introdotta dalla Legge 92/2019 al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda Europea 2030 che riguardano la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città sostenibili”.